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Stefano Tofanelli

Stafano Tofanelli (Lucca, 1752 – Roma, 1812) svolse il suo apprendistato presso il pittore lucchese Giuseppe Antonio Luchi e nel 1769 si trasferì a Roma, dove praticò assiduamente lo studio della scultura antica e della pittura seicentesca di tipo classicista. Stabilitosi  presso lo studio del pittore Nicola Lapiccola, collaborò con questi a imprese decorative innovative, come quella del palazzo papale di Castelgandolfo.

Nel 1781, rientrato a Lucca, vi apre una scuola di disegno e realizza la decorazione del salone centrale di villa Mansi a Segromigno, con le Storie di Apollo. La sua attività continuò comunque a dividersi fra Roma e Lucca: nelle due città realizza  un nutrito nucleo di ritratti e il fondamentale progetto decorativo a tema neoclassico per il palazzo Mansi di Lucca. Le commissioni dei decenni successivi saranno caratterizzate da una sempre maggiore imitazione della scultura, come nella chiesa di S. Antonio di Tivoli e, a Lucca, nella cappella Buonvisi in S. Frediano, nel palazzo Cittadella, in palazzo Cenami, nella villa Mansi di Saltocchio e nella Villa Reale di Marlia.

Dal 1802 il Tofanelli si trasferì definitivamente a Lucca, dove divenne professore di disegno all'Università di S. Frediano ed in seguito al Liceo Felice. Elisa Baciocchi lo nominò primo pittore di Corte e in questa veste realizzò molti ritratti, oggi in parte perduti, e dipinti di soggetto religioso, tra i quali il Sant'Emidio per la Chiesa di San Pietro Somaldi a Lucca, l'Annunciazione per la collegiata di Camaiore, l'Assunzione del Duomo.