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Il villaggio di Montioni Nuovo

Nel 1805 Elisa Baciocchi fu nominata da Napoleone, Principessa del Principato di Piombino. Nel 1809, dopo una perlustrazione del territorio, Elisa decise di riaprire le miniere di allume scoperte nel XV secolo ma inattive da lungo tempo e ordinò che fosse costruito un villaggio presso le antiche cave.

Il progetto del nuovo villaggio fu affidato all’architetto francese Pierre-Théodore Bienaimé, che aveva già lavorato per conto dei Baciocchi alla Villa di Marlia e che fu scelto per introdurre in Toscana il nuovo gusto razionalista e neoclassico. Il villaggio minerario, ribattezzato con il nome di Elisa aggiunto a quello del vicino castello di Montioni, era composto da una serie di abitazioni per i minatori, gli operai, i vetturini e i lavoranti, dai forni per la cottura dell’allume, dalla residenza della principessa - poi divenuta Palazzina del Direttore – e da un bagno termale a suo uso privato, che sfruttava l’acqua calda sulfurea che scaturiva da due polle alla temperatura di 31°. Il villaggio era dotato anche di una piazza dove furono collocate una cisterna per raccogliere l’acqua piovana per l’uso del palazzo e una stele celebrativa che ricordava l'operato della sovrana, oltre che celebrare l’imperatore Napoleone.

Dell’antico borgo, denominato oggi Montioni Nuovo, rimangono alcuni edifici adibiti ad abitazioni, il palazzo del direttore, il forno per l’allume, il bagno termale, una cisterna e la stele celebrativa.

Villaggio di Montioni Nuovo
Località Montioni Nuovo
Suvereto (Livorno)

Accesso libero e gratuito