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Carrara: marmi d'autore

Intorno al I secolo a.C. i romani fondarono la città di Luni e dopo la scoperta delle cave iniziarono lo sfruttamento dei giacimenti marmiferi. Il marmo veniva estratto dai giacimenti e trasportato mediante i carri fino al porto di Luni dove veniva imbarcato e trasportato per tutto l'Impero. I primi villaggi a Carrara nacquero proprio dagli insediamenti realizzati per estrarre il marmo. Con la caduta di Roma l’estrazione del marmo si interruppe, per riprendere qualche secolo dopo con maggiore consistenza e sotto i dominatori di turno, i vescovi, i Malaspina, i fiorentini, i lucchesi, i milanesi, i duchi di Carrara, il ducato di Modena. Con l’avvento di Napoleone passò sotto Elisa Bonaparte Baciocchi che governò dal 1806 al 1814.

Le attività legate alla lavorazione del marmo a Carrara sono da sempre andate di pari passo con lo sviluppo delle arti e della cultura, anche grazie alla lungimiranza dei governanti. Innumerevoli i grandi artisti qui giunti per selezionare i materiali migliori per le loro opere, in  una prassi ulteriormente incentivata quando i Malaspina, Signori della città, istituirono l'Accademia di Belle Arti, nel 1769.

Situata all’estremo nord della Toscana, Marina di Carrara è una stazione balneare ben attrezzata. Il Porto di Carrara  è uno scalo marittimo tra i più funzionali d’Europa, ed uno dei principali scali mondiali per la movimentazione di pietre naturali.

L’itinerario segue l’evoluzione del suo prodotto principale, il marmo.

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