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Pisa

Insediamento etrusco e colonia romana, Pisa fece parte del regno longobardo, dell’impero carolingio e del Regno d’Italia. Il Medioevo coincide con un periodo di grande sviluppo economico, politico ed artistico. Sotto la Repubblica Marinara, iniziano la costruzione del Duomo, del Battistero, della torre pendente, dando vita alla forma urbis del centro storico pisano, sulle rive dell’Arno, grande arteria di comunicazione. Pisa è l’unica città ghibellina della Toscana, spesso in contrasto con il papato.   

Il declino della città marinara, con la sconfitta subita nelle acque della Meloria (1284 ), diviene più evidente con l’insabbiamento del porto.

Inizia, nella seconda metà del Cinquecento, la ripresa, caratterizzata dallo sviluppo dell’Università e dall’istituzione dell’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano. Con il dominio dei Medici, Pisa vive un periodo di tranquillità, proseguito fino al 1859 con la dinastia dei Lorena, che periodicamente soggiornano in città. 

Nel periodo napoleonico, Pisa fa parte, prima del regno d’Etruria (1801-1807), poi della Francia. Nel 1848 i volontari del battaglione universitario partecipano alla guerra contro l’Austria, distinguendosi nella battaglia di Curtatone.

La seconda guerra mondiale, con bombardamenti a tappeto, portò pesanti lutti e distruzioni, a cui seguì un difficile periodo di ricostruzione.

Città natale di Galileo, l’università ha visto passare le più brillanti personalità della cultura italiana ed europea.

 

Seguire luoghi, storie e suggestioni napoleoniche è un modo davvero intrigante ed originale per conoscere la città di Pisa ed il suo territorio.

Il punto di partenza del percorso non può che essere Piazza dei Cavalieri a Pisa , dove sorge la Scuola Normale Superiore, istituita con decreto di Napoleone Bonaparte il 18 ottobre 1810.
 
Dalla piazza, ridisegnata dal Vasari come cittadella del potere mediceo, si attraversa tutto il centro storico della città per arrivare sui Lungarni, dove Palazzo Lanfranchi, oggi sede del Museo della Grafica, fu la residenza di Leopoldo Vaccà Berlinghieri, ufficiale superiore dell’esercito napoleonico.
 
Dopo aver percorso i Lungarni a Tramontana (nord) e a Mezzogiorno (sud) – ammirando fra gli altri il Museo nazionale di San Matteo, Palazzo Agostini, Palazzo Reale, la Chiesa della Spina e Palazzo Blu – si prosegue per Corso Italia per una sosta davanti a Palazzo Mastiani, sede del più celebre salotto pisano, frequentato da Paolina Bonaparte e della nobiltà napoleonica.
 
Lasciata Pisa, la prima tappa del nostro percorso napoleonico è a Pontedera, per il ponte sul fiume Era realizzato nel 1810 su progetto dell’architetto francese Garello e ricostruito fedelmente dopo la distruzione avvenuta nella seconda guerra mondiale. Pontedera è la città dove è nata la Vespa e il Museo Piaggio (ingresso gratuito) permette di ripercorrere tutta la storia di questo simbolo del made in Italy.
 
Da Pontedera si imbocca la Strada del Vino delle Colline Pisane per arrivare a Villa Baciocchi a Capannoli, che oggi ospita Museo Zoologico e il Centro di documentazione archeologica, alla casa museo Vaccà Berlinghieri  e il Tempio di Minerva Medica a Montefoscoli, ed infine a San Miniato, città del tartufo, dove viveva il canonico Filippo Bonaparte, zio di Napoleone, il quale venne a fargli visita nel 1778 e nel 1796. Presso l’Accademia degli Euteleti si trova un calco in gesso del volto di Napoleone Bonaparte.
 
Da San Miniato, passando per Terricciola città del vino e per il Teatro del Silenzio di Lajatico, terra natale di Andrea Bocelli, si arriva infine a Volterra, la città scrigno della cultura etrusca-romana-medievale-rinascimentale.

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