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La Galleria Demidoff all'Isola d'Elba

Nel 1851 il principe russo Anatolio Demidoff, discendente da una famiglia divenuta ricchissima grazie alle miniere possedute in Siberia, appassionato d’arte e tra i maggiori collezionisti del suo tempo, acquistò la tenuta di San Martino dagli eredi Bonaparte.

Anatolio, che nel 1840 aveva sposato la nipote dell’imperatore Matilde Bonaparte, incaricò l’architetto fiorentino Niccolò Matas di realizzare una grandiosa galleria destinata ad accogliere cimeli e opere d’arte per celebrare il mito napoleonico. Matas si preoccupò in primo luogo dell’inserimento della galleria nel contesto paesaggistico, adottando forme monumentali di chiara ispirazione neoclassica. Negli apparati decorativi la galleria si richiamava ai simboli dell’Impero: nel fregio che corre lungo tutta la facciata, con i simboli napoleonici dell’aquila imperiale, delle tre api e della “N” e, all’interno, nei lacunari del soffitto ornati da api alternate all’insegna della Legion d’Onore.

Al momento dell’apertura, nel 1861, la Galleria Demidoff offriva ai visitatori una ricchissima collezione di opere d’arte e cimeli appartenuti a Napoleone e alla sua famiglia. Vi si potevano ammirare la statua raffigurante Galatea, attribuita al Canova e per la quale posò Paolina Bonaparte Borghese, sorella di Napoleone, il Bagno di Paolina con la celebre vasca in marmo, la biblioteca imperiale e due sale di rappresentanza con il dipinto del Nodo d'amore, oltre che una serie di decorazioni raffiguranti la campagna d'Egitto e gli affreschi del Ravelli. Il primo vero museo napoleonico della storia ebbe però vita breve, poiché alla morte di Anatolio nel 1871 la proprietà e la collezione furono vendute dagli eredi.

La galleria napoleonica divenne così un museo e in seguito uno spazio espositivo. Oggi, dopo lavori di restauro ospita stampe del periodo napoleonico provenienti da varie collezioni private.

Al momento della fondazione, sotto la porta di ingresso, venne sotterrata una cassetta contenente un’epigrafe commemorativa dove si indicò la data di inizio lavori (30 ottobre 1851), il fondatore del museo (il principe Anatolio Demidoff) e il sovrano regnante in quel momento (Leopoldo II di Lorena).

Galleria Demidoff
Località San Martino
Portoferraio (Livorno)

La Galleria è aperta con il seguente orario
Dal martedì al sabato dalle 9 alle 19; la domenica dalle 9 alle 13
Chiuso il lunedì, il 25 dicembre e il 1° gennaio